Importazioni antiche di anfore ritrovate nei territori fra Vistola e Dniestr.  
Iwona Modrzewska-Pianetti

Premessa.

Questa breve presentazione fa parte delle ricerche del gruppo degli studenti del semianario dedicato alle provincie romane condotto da me presso l’Istituto di Archeologia dell’Universita’ di Varsavia.Per il programma Raffaello abbiamo scelto alcune categorie di oggetti importati in Polonia e collegati con la esistenza della” Via del ambra”che andava da Aquileia al Baltico.Nella nostra rassegna abbiamo scelto le seguenti categorie di oggetti provenienti dal mondo romano, secondo gli interessi dei partecipanti al seminario archeologico: la terra sigillata,lucerne,anfore,oggetti di culto ed armi. Ci sono, fra i ritrovamenti in Polonia, anche altri materiali antichi come monete,bronzi, vetri ecc. La identificazione delle importazioni in epoca antica e’ problema essenziale per lo studio delle vie dei contatti del Barbaricum con  Aquileia.

Il criterio piu’ significativo, per la identificazione dell’ oggetto come importazione antica, e’ come spesso avviene, il ritrovamento nelle tombe dei personaggi importanti sepolti secoli fa’. Per le anfore,la grande parte di ritrovamenti e’ stata fatta prima della seconda guerra mondiale e da questi tempi si sono cambiate le frontiere e i luoghi di custodia.In questo caso rimangono i materiali d’ archivio che ci servono per le verifiche tipologico-cronologiche dei ritrovamenti delle anfore .Qui mi basero’ sull’ inventario pubblicato da K.Majewski nel 1949 e nel 1960.Avevo occasione di essere, negli anni settanta, sua allieva cio’ che mi facilita a seguire la metodologia degli studi sulle importazioni.

Caratteristica dei ritrovamenti.

La maggioranza delle anfore e’ stata ritrovata  nella zona compresa fra la Vistola, fino alla valle di Cracovia, alto Dniestr e Prut nella parte orientale fino a Sud di Lepopoli(vedi la carta)Fra sette anfore  ritrovate due provengono dall’ occidente dell’ Impero romano , il resto dei ritrovamenti ha origini orientali. Queste direzioni dei contatti vengono confermate anche dai ritrovamenti delle lucerne e sigillate. Naturalemte pochi esemplari ritrovati non testimoniano contatti commerciali regolari .Due delle anfore vengono dalle manifatture della Gallia Narbonensis e le altre piu’ recenti sono del Mar Nero,Asia Minore e Vicino Oriente.

Presentazione delle anfore.

fig.1. Anfora a fondo piatto ritrovata a Giebultow vicino Cracovia nella tomba del “principe”.Ritrovamento del 1922, conservata presso il Museo Archeologico di Cracovia. L’ anfora e’ da identificare con le anfore Gauloise 273 datate dalla F.Laubenheimer al I sec.D.C.

La anfora ha 52,5 cm di altezza  e assomiglia alle produzioni dell’ atelier la Muette peresso Lione del primo quarto del I sec.D.C. e le Gaouloise 7 di Aspiran,Velaux e Frejus.

fig.2.un altra anfora a fondo piatto e’ un ritrovamento di Strudyn Nizny vicino Dolina al Sud di Leopoli.Scoperta del 1937 nel tumulo e’ conservata ora presso il Museo Storico di Leopoli.La anfora e’ alta 59 cm e si differenzia dagli altri ritrovamenti dell’ alto Dniestr.Questa anfora proviene dalla Gallia ed e’ Gauloise 5 prodotte in Provenza a Frejus-Pauvadou, Istres,Viens.Esse venivano prodotte dalla meta’ del I dall meta’ del II sec.D.C.

fig.3.e fig.4 sono le tre anfore dello stesso tipo.Due ritrovate a Debeslawice vicino Kolomyja ancora nel secolo scorso ed un altra di Maksymowka vicino Zbaraz ,al Nord di Tarnopol. Le prime sono alte 0,510 m e un altra 0,505 m.Queste anfore sono del tipo Selov “f” stabilito  per il Mar Nero non prima del III-IV sec.D.C.Sono le anfore conosciute a Neapolis in Scitia e Tanais sul Don. Speriamo che le missioni della Universita’ di Varsavia sul Mar Nero possano stabilire i particolari concernenti le anfore (vedi ultimamente P.Dyczek 1999 per la arte bulgara del Mar Nero).Le anfore hanno persistito fino al V secolo nella zona del Kuban vicino al Mar di Azov.

Le anfore di questo tipo hanno vasta distribuzione (vedi I.Modrzewska,in Congresso Internazionale Collezioni e Collezionisti, Varsavia 1997, c.s.Universita’ di Venezia).

D.B.Selov nel 1989 suggeriva una loro provenienza da Sinope o altra produzione microasiatica.

fig.5 un’ anfora incompleta ritrovata prima della seconda guerra mondiale a Kamienna vicino Nadworna fra i fiumi Bystrzyca e Prut,al Nord di Jaremcze.L’ anfora alta 0,650 m proviene dal tumulo ed era conservata presso il Museo della Societa’ Scientifica di Leopoli e dal 1949 presso il Museo Storico di Leopoli.Da K.Majewski veniva confrontata con le anfore di Akkerman, posto allo sbocco del Dniestr ed Olbia sul Mar Nero. e datata al IV sec.D.C.

Puo’ assomigliare al tipo Selov “b” conosciute da Tanais  del III e IV secolo.Le forme di queste anfore vengono dalla tradizione egea delle forme dette Kapitan I e II che erano destinate al vino ed usate dal II -IV sec.D.C.provenienti dal Mar Nero, Vicino Oriente ed Africa del Nord.

fig.6 E’ un’ anfora incompleta ritrovata a Zalesie presso Borszczow.Mancano dati concernenti la grandezza ed le condizioni di ritrovamento.E’ un’ anfora fra tardo antico e medievale usata nei terreni di Kiev fino al XIII secolo. Forme cosi’ si ritrovano presso le coste Jugoslave, in Peloponeso fino al Medioevo.Erano piccole forme usate assieme con i barili per vino.Le forme piu’ antiche si conoscono dalla Dinogetia in Romania e Chersoneso in Crimea dai secoli V-VI.Questa anfora potrebbe assomigliare al gruppo IV di Brusic’ collegate con i ritrovamenti di Mengala di Istambul.Su queste anfore a volta ci sono grafitti in greco cio’ che indica la loro zona orientale di provenienza.

Commento finale.

Le sette anfore studiate indicano due direzioni di arrivo di questi contenitori: due dalla Gallia dei primi secoli della nostra era, e le altre,tutte delle parti orientali dei territori studiati, sono importate dal Mar Nero, cio’ che si puo’ capire dalla carta geografica.Indubbiamente le anfore non erano prodotto commercializzato ma ,come gli altri oggetti facevano parte di scambi occasionali,percio’ come oggetto raro venivano messi nelle tombe dei personaggi locali. Nel caso delle anfore viene mostrato anche che, come per le lucerne, la frontiera degli incontri culturali fra occidente e oriente passava per la antica Polonia.

Bibliografia essenziale

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Descrizione dlle figure

1. anfora di Giebultow,Cracovia, tipo Gauloise 2/3 oppure 7, meta’ del I sec.D.C.

2.anfora di Strudyn Nizny, Dolina,tipo Gauloise 5, seconda meta’ del I alla meta’ del II sec.D.C.

3.anfore di Debeslawice,Kolomyja, tipo Selov “f” fine III-IV sec.D.C.della parte pontica del Mar Nero.

4.anfora di Maksymowka,Zbaraz,tipo Selov “f” vedi fig.3.

5.anfora di Kamienna,Nadworna,discendente del tipo Kapitan I-II del II-IV sec.D.CX del Egeo o Asia Minore.

6.anfora di Zalesie,Borszczow,tipo trnsitorio fra tardoantico e medievale,dal V-VI al X secolo, proveniente dal Vicino Oriente.

7.carta dei ritrovamenti delle lucerne e le anfore secondo I.Modrzewska.

8.le culture archeologiche fra Mar Nero ed Alto Dniestr nel periodo romano secondo J.Gassowski 1964,Dzieje i kultura dawnych Slowian,Warszawa.