OGGETTI DI ABBIGLIAMENTO FIBULE 44. Dalla tomba 3 1. Una fibula del tipo Nova Vas è stata trovata sopra un'urna cineraria (offerta o forse chiudeva un drappo che conteneva tutta la tomba?). Lungh. 4,5; alt. all'arco 2; inv. n. 225.137. Nel corso degli ultimi anni questi tipo di fibule, che è stato così chiamato da M. Guitin dal nome di una località dell'Istria settentrionale (GUSTIN 1986) è stato oggetto di specifica attenzione nella letteratura archeologica e della vicina Slovenia e della nostra regione (GUSTIN 1986; BUORA 1992; BUORA 1995). Quello di lutizzo è il n. 17 tra gli esemplari noti (vedi arca di diffusione, tav. IV). Di essi un terzo circa proviene dall'arca del medio Friuli compresa tra Tagliamento e Isonzo e corrispondente alla parte di più antica romanizzazione del territorio di Aquileia. Ciò fa seriamente pensare che l'invenzione del tipo sia avvenuta ad Aquileia e che poi la fibula si sia diffusa nei territori in cui persone e merci provenivano da questa città. Merita di essere ricordato il fatto che un esemplare simile, spezzato, si rinvenne più di un secolo fa a Varno e si consci-va oggi al Museo di Udine. Forse anch' esso poteva provenire da una tomba. La datazione (già prudenziale) al secondo quarto del 1 sec. a. C. viene stabilita dal rinvenimento di un esemplare negli strati di distruzione del l'accampamento romano di Caceres el Vicjo, in Spagna, che si colloca intorno al 78 a. C. Ne ricaviamo che in quest'epoca il territorio di lutizzo era già abitato da persone fortemente romanizzate (tav. V). Le piccole dimensioni del nostro esemplare sembrano adatte all'individuo infantile che doveva essere sepolto nella t. 31. Se questo è vero, ovvero se la fibula veramente era un oggetto personale, magari reimpiegato per chiudere un drappo intorno all'uma, allora acquisterebbe nuovo significato il discorso intorno alle dimensioni di questi oggetti, che si dividono nettamente in grandi (per adulti?) e piccoli (per bambini?). L'argento era spesso usato per fibule di piccole dimensioni (cfr. nei dintomi di Udine un esemplare dall'area di Basaldella) e pare in sintonia con un gusto che appare diffuso specialmente nei territori di cultura celtica. Le altre tre fibule appartengono alla prima metà del IV secolo d. C. e si sono rinvenute in tombe di soldati. Due appartengono al vasto gruppo delle "ZwiebelknopffibeIC ovvero fibule con bulbi a forma di cipolla, che sono tra le più diffuse del periodo e si ritengono portate specialmente dai soldati o dai funzionari del l'amministrazione statale romana che dovevano indossare in servizio la divisa militare (su questi problemi vedi da ultimo BUORA 1996, in corso di stampa). |