Fibula del tipo Keller 46.

Dalla tomba 55. Fibula del tipo Keller 2 D che chiudeva il mantello dell'ufficiale della t. 55. Lungh. 11,5; alt. all'arco 3,5; largh. ai bracci 6,6; inv.n. 225.218. Tra le fibule che il Próttel ha inserito nel tipo 2 si distinguono alcune che hanno una caratteristica appendice dell'arco, per lo più a forma di foglia, per cui sono state classificate nella variante D. Lo stesso PrOttel elenca una decina di esemplari noti, cui si possono aggiungere, oltre al nostro esemplare, un altro del museo di Udine (ugualmente dorato, proveniente da Strassoldo, lungo il cardine della centuriazione aquileiese, a nord della città di Aquileia) e un terzo dei museo di Aquileia, entrambi inediti. All'interno del vastissimo gruppo delle diverse varianti delle '7wiebelknopffibein" quelle del nostro tipo costituiscono una ridottissima minoranza. Sembra che la diffusione di questa variante sia sostanzialmente limitata all'area danubiana e all'Italia nordorientale. Va rilevato che il nostro esemplare risulta quello di maggiori dimensioni all'interno del gruppo. Esso si distingue anche per la caratteristica di avere una foglia argentata e il resto della fibula dorata, il che ne faceva un esemplare di particolare pregio. Di particolare interesse il sistema di appoggio della foglia, quale si può vedere nella sezione riprodotta nella pagina a fianco. Altro elemento di particolare distinzione della nostra fibula è la presenza al disopra del braccio trasversale delle appendici rilevate che qui hanno la tipica forma di due delfini, il che appare un dettaglio non altrimenti noto. Infine merita di essere sottolineato il fatto che i bulbi laterali e quello centrale hanno una serie di sfaccettature poliedriche che sono ben note in esemplari successivi, del tipo Keller 6, datati dalla fine del IV sec. in poi. La proposta di datazione avanzata dal Pöttel fa ipotizzare per le nostre fibule una datazione compresa nel secondo terzo del IV sec.