Quando fu inaugurata la strada da Iulia Concordia verso il Norico?  
Maurizio Buora

Una datazione quasi ad annum dell’apertura del percorso stradale tracciato da Iulia Concordia verso il Norico, quello che passava per Codroipo e poi proseguiva verso Fagagna e le paludi di Bueriis, è stata, con relativa facilità, indicata dagli storici tra l’anno 2 a. C. e l’1 a. C. a motivo dell’indicazione sui miliari ad essa pertinenti del XIII consolato di Augusto (indicazione presente integralmente in CIL, V, 7997; Mainardis 1994, 7, pp. 117-118, da Vendoglio) e della tribunicia potestas XXII che si legge sul miliare di S. Leonardo di Fagagna, oggi al Museo Civico di Udine (CIL, V, 7995).

La Basso (1986) indica la datazione come compresa tra il luglio del 2 a. C. (supponendo che la XXII tribunicia potestas sia stata assunta l’1 luglio del 2 a. C.) e il gennaio dell’1 a. C. Il medesimo intervallo, basato sulla datazione tradizionale, viene riproposto dalla Mainardis, a proposito dello stesso miliare di S. Leonardo di Fagagna (MAINARDIS 1994, p. 109). Ulteriori indagini proprio su questo periodo e in particolare sulla durata del XIII consolato sono state di recente condotte da Geza Alföldy, uno dei maggiori conoscitori dell’epigrafia di quel periodo, e sono contenute in uno studio apparso a stampa a Roma nel 1993, relativo alla consacrazione del tempio di Mars Ultor.

Come sappiamo, il potere che già i tribuni avevano esercitato in senato, si rinnovava di anno in anno in una data fissa, per ogni imperatore. Scrive lo stesso Alföldy che "il giorno dell’avvicendamento, nel conteggio del potere tribunizio (naturalmente per l’epoca di Augusto) ... era il 26 giugno" (ALFÖLDY 1993, p. 23). ne consegue che il periodo della XXII tribunicia potestas si deve conteggiare dal 26 giugno del 2 a. C. fino al 25 giugno dell’anno successivo.

Come nota opportunamente l’Alföldy (1993, p. 23), il XIII consolato, assunto l’1 gennaio del 2 a. C., fu anche l’ultimo consolato di Augusto. Esso venne a concludersi prima del 18 settembre del 2 a. C.; allorché è citato in un’iscrizione urbana come in carica il suffectus C. Fufius Geminus (CIL, VI, 36.809; ALFÖLDY 1993, p. 25). In altri termini significa che almeno da quella data Augusto non era più in carica come console, mentre il titolo gli spettava di diritto nel suo cursus honorum. In quanto tale è citato regolarmente in un’iscrizione di San Canziano, che si data all’anno 14 d. C. a motivo della presenza della tribunicia potestas XXXVII (CIL, V, 852). Nel testo epigrafico del miliare di Fagagna, che si riferisce alla strada che passava per Codroipo, Augusto è il console in carica che parla in prima persona: infatti è sottinteso fecit (sc. viam). Pertanto l’indicazione del consolato deve riferirsi ad un momento in cui egli era effettivamente console. Questo fatto non va disgiunto dall’efficacia propagandistica, presso la popolazione locale, che un annuncio ufficiale di tal tipo poteva rivestire. Quindi al momento dell’inaugurazione ufficiale della strada che passava per Codroipo Augusto era ufficialmente rivestito del XIII consolato. Fino a quando, dunque, ebbe tale carica?

Da Svetonio (Aug., 26, 3) sappiamo che Augusto, quando non portava i fasci consolari per tutto l’anno, esercitò il potere consolare aut novem aut sex aut quattuor aut tribus mensibus (cfr. ALFÖLDY 1993, p. 25). Un facile calcolo permette di stabilire che nel 2 a. C. Augusto non tenne il consolato per nove mesi, quindi lo ebbe al massimo per sei, ovvero fino al 30 giugno. Se questo è vero, se ne ricava che egli "non poteva più essere console il primo di agosto" (cfr. ALFÖLDY 1993, p. 25). Aggiungiamo che egli probabilmente non era più console già l’1 luglio, sulla scorta delle precise indicazioni del testo di Svetonio.

In base a quanto si è detto si può quindi calcolare che l’inaugurazione della nostra strada dovette aver luogo nell’intervallo massimo tra il 26 giugno e il 17 settembre del 2 a. C. Tuttavia è possibile precisare ulteriormente la datazione, basandosi sulla durata effettiva del consolato, che si ritiene possa essersi concluso alla fine del mese di giugno. Quindi pare possibile affermare che le condizioni indicate nei testi epigrafici, ancorché emendati, ovvero consul XIII e tribunicia potestas XXII potevano essere vere solo nei pochi giorni compresi tra il 26 e il 30 giugno del 2 a. C. Tenendo presente la cura con cui nei testi ufficiali la datazione doveva essere predisposta, evidentemente ben prima che l’evento si realizzasse, pare che quanto indicato sia ragionevole.

La data del 2 a. C. indica l’inserimento della nostra strada in un più vasto programma propagandistico. Come ben scrive l’Alföldy "l’anno 2 a. C., iniziato poco dopo il completamento del sesto decennio della vita del princeps era probabilmente previsto come il «punto finale» della formazione del nuovo ordine. Il 5 febbraio di quell’anno infatti Augusto ottenne il titolo di pater patriae, esprimente, con una particolare pregnanza, il concetto ufficiale del suo solitario dominio; al più tardi il 12 maggio dello stesso anno venne assicurata, con la designazione di Lucio Cesare a console e la sua nomina a princeps iuventutis, in modo probabilmente più chiaro di prima, la successione. Ma fu l’inaugurazione del Foro di Augusto e del tempio di Mars Ultor, con la sua dedica, il 12 maggio del 2 a. C. a dover annunciare, in forma particolarmente imponente e festosa, la conclusione del processo evolutivo della monarchia a Roma" (ALFÖLDY 1993, p. 32).

La solenne inaugurazione della nostra strada, dunque, in forme che possiamo immaginare, ma che non sono state tramandate fino a noi, fu evento che ben si inseriva nelle celebrazioni e nell’ideologia del momento, favorito in ambito locale anche dalle positive condizioni dei rapporti con i territori transalpini, in particolare con l’area che faceva capo al centro posto sul Magdalensberg.

Links ein römischer Meilenstein aus S. Leonardo
Rechts aus Vendoglio