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Vitellius, Aulus (um 12 bis 69 n. Chr.),
römischer Kaiser im Vierkaiserjahr (69). Kaiser Galba setzte Vitellius
68 als Statthalter in Niedergermanien ein. Am 2. Januar 69 wurde Vitellius
von der Rheinarmee in Colonia Agrippinensis (Köln) gegen Galba zum Kaiser
ausgerufen; Gallien, Britannien und Spanien schlossen sich dem neuen Kaiser
an. Nach Galbas Ermordung zog Vitellius mit seinen Truppen über die Alpen,
schlug den neuen Kaiser Marcus Salvius Otho (der Selbstmord beging) und
erhielt vom römischen Senat die Anerkennung als Kaiser. Im Oktober 69
unterlag Vitellius den Truppen des Oberbefehlshabers im Osten, Titus Flavius
Vespasian, der von seiner Armee zum Kaiser ausgerufen worden war. Vitellius
verzichtete auf die Kaiserwürde; er kam im Dezember 69 bei Straßenkämpfen
in Rom um.
Vitellio,
Aulo (? 15 - Roma 69 d.C.), imperatore romano (69 d.C.), acclamato
tale dalle legioni che comandava nella Germania Superiore, ribellatesi
a Galba. Inviò parte delle sue truppe in Italia, dove nel frattempo Galba
era stato spodestato da Otone, e i suoi legati Alieno Cecina e Fabio Valente
sconfissero i pretoriani di Otone a Bedriacum (presso Cremona), dopo di
che Otone si suicidò. Vitellio scese quindi in Italia con i suoi eserciti,
in larga parte reclutati fra popolazioni barbariche; occupò Roma, mostrò
disprezzo nei confronti del senato e riorganizzò le milizie cittadine,
dopo avere sciolto le coorti pretorie (vedi Guardia pretoriana) e quelle
urbane: non fece mistero di voler essere il nuovo Nerone. La sua rozzezza
e volgarità gli attirarono il dissenso generale e le legioni orientali
gli opposero, acclamandolo imperatore, il comandante della guerra giudaica
Vespasiano, le cui truppe marciarono verso l'Italia e giunsero a Roma,
dopo avere sconfitto - ancora a Bedriacum - i partigiani di Vitellio,
che fu catturato e ucciso.
| Quelle:
Microsoft Encarta |
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