Antica città
etrusca situata nei
pressi di Montalto di Castro (Viterbo), che conobbe il suo massimo splendore
nei secoli VI e V a.C. Divenuta un modesto municipio in
età romana, fu poi abbandonata nell'VIII secolo d.C. Dell'abitato, intorno
a cui rimane parte della cinta muraria, sono state identificate soprattutto
alcune strutture di età romana. All'esterno della città si trovano l'imponente
Ponte della Badia, a tre arcate (I secolo a.C.), sul fiume Fiora
e le estese necropoli (Polledrara,
Ponte Rotto, Cavalupo, Osteria), con migliaia di tombe di vario tipo
(a fossa, a cassone, a camera), in parte scoperte e saccheggiate nell'Ottocento.
Tra le tombe si segnalano il grandioso tumulo detto la Cuccumella
e la Tomba François (così chiamata dal nome del suo scopritore)
dall'eccezionale decorazione pittorica, con complesse scene mitologiche
e storiche (vedi Servio Tullio), databile
al IV secolo a.C. Gli oggetti dei corredi funerari documentano contatti
con la Sardegna (bronzetti), l'Egitto (scarabei) e la Grecia (ceramiche
corinzie e attiche).[1] Quelle: Microsoft Incarta
[1]"Vulci," Enciclopedia
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