Antica città etrusca situata a
nord di Piombino (Livorno), fu un importante centro della lavorazione
del ferro proveniente dall'isola d'Elba, testimoniata dagli imponenti
cumuli delle scorie di fusione nel quartiere industriale. Nelle necropoli (S.
Cerbone, Porcareccia, Costone della Fredda) sono documentate tombe
monumentali di due tipi: con camere quadrangolari coperte da cupole
(VII secolo a.C.), e a edicola con tetto a doppio spiovente (VI-V
secolo a.C.). Notevole la Tomba dei Flabelli di bronzo, con
ricchi e pregiati materiali orientalizzanti (VII-VI secolo a.C.).
Grazie alla lavorazione del ferro, Populonia, al contrario delle altre
città etrusche, conservò la sua floridezza fino al II secolo a.C.,
come risulta dalla ricca monetazione locale.[1]